martedì 17 maggio 2016

Addio, e grazie




È importante e risaputo che le cose non sempre sono ciò che appaiono. Per esempio sul pianeta Terra gli uomini hanno sempre ritenuto di essere più intelligenti dei delfini. Sostenevano infatti che mentre loro avevano inventato un sacco di cose, come la ruota, New York, le guerre, ecc., i delfini non avevano fatto altro che sguazzare nell'acqua divertendosi. Al contrario invece, i delfini sapevano da tempo dell'imminente distruzione della Terra e avevano tentato più volte di avvertire l'umanità dell'incombente pericolo; ma i loro messaggi erano stati fraintesi e interpretati come divertenti tentativi di dare calci a palle da football o di fischiare per avere bocconcini prelibati. Così alla fine i delfini rinunciarono e se ne andarono dalla Terra coi propri mezzi, poco prima che arrivassero i vogon.
L'ultimissimo messaggio lanciato dai delfini fu interpretato come un tentativo estremamente raffinato di fare un doppio salto mortale all'indietro dentro un cerchio, fischiettando nel contempo La bandiera a stelle e strisce: in realtà invece, il messaggio diceva Addio e grazie per tutti quei pesci.
In effetti, c'era una sola specie, sul pianeta, più intelligente della specie dei delfini: era una specie che passava la maggior parte del tempo nei laboratori di ricerca sul comportamento, a correre in tondo dentro delle ruote e a condurre esperimenti estremamente fini e complessi sull'uomo. Il fatto che ancora una volta l'uomo dimostrasse di fraintendere completamente il rapporto con un'altra specie era pienamente in conformità coi piani degli esseri più intelligenti della Terra.

Douglas Adams, Guida galattica per gli autostoppisti






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