(…)
inizierà allora per tutti (...)
ma soprattutto per tuo padre e per te, un tempo veramente duro, per
tuo padre perché oscillerà sempre tra dolore e paranoia, con
rarissimi momenti di lucidità senza tormento, e per te perché
perseverando nell’intento tuo di dargli conforto continuerai a
fallire e a vederlo soffrire, anche se in uno dei rarissimi momenti
di pace senza dolore né paranoia farai in tempo ad ammirare per
l’ultima volta la sua fiammeggiante intelligenza, allorché lo
sorprenderai verso le undici di mattina a guardare un programma
televisivo su Rete 4, di quelli che egli non ha mai guardato in vita
sua, e gli chiederai «perché guardi questo programma che non ti
piace, padre? Perché non approfitti di questo momento di pace per
finire il modellino del Pen Duick IV, dato che ti manca veramente
poco, o sennò per stampare altre foto della mamma, o per lavorare un
po’ ai filmini di quando eravate giovani, o per scrivere, o per
fare una delle tante altre cose che ti piace fare?», e la sua
risposta sarà memorabile, Alessandro, preparati a ricordarla per
darne testimonianza agli altri, poiché io so e ti dico che egli ti
fisserà con quel suo sguardo reso ancor più sottile dalla malattia,
e ti dirà «figliolo, io guardo questi programmi di merda per
illudermi che la vita sia davvero così misera; che essa non sia
amore, e bellezza, e ingegno, e sfide, e conquiste, e natura, e mare
e vento e barche a vela, ma una squallida faccenda di rancori,
pettegolezzi, paura e puzza di chiuso, come la riducono qua. Così,
capisci, mi viene più naturale lasciarla», e si rimetterà a
guardare Rete 4, e quelle sue parole ti trafiggeranno, poiché ti
renderai conto di non aver mai pensato a quanto possa essere utile,
per chi sta lasciando questo mondo, assistere a una sua
rappresentazione così miserabile, e che di quei programmi allora si
può dire che svolgano la funzione (del tutto involontaria,
naturalmente, e ben lungi anche solo dallo sfiorare la mente di
coloro che – siano essi maledetti, a proposito – quei programmi
scrivono e producono e sfruttano commercialmente) la funzione dicevo
di exit strategy per
i malati terminali, atta a rendere meno dolorosa la loro dipartita e
farne una misericordiosa dissolvenza (...)
Alessandro
Veronesi, Profezia
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