LA
SIBERIA BRUCIA
Una serie di piccoli incendi minori ha dato vita a una delle più grandi catastrofi ambientali di sempre.
Le fiamme divampano da settimane, lentamente le stanno domando, ma il fumo ha già raggiunto Stati Uniti e Canada. Orsi, volpi, lupi e renne si avvicinano alle zone antropizzate spaventati, storditi, alla ricerca di cibo.
Questi incendi vanno a sommarsi a quelli già devastanti di Groenlandia, Canada e Alaska, la cui causa potrebbe essere ricondotta al surriscaldamento globale (il 4 luglio in Alaska sono stati registrati 32°, mentre in Siberia le temperature erano di 10° sopra la media).
Angarsk Maya Fleishter abita a ridosso di uno dei boschi distrutti dalle fiamme e racconta: “Un piccolo orso bruno è uscito dal bosco ieri sera. Era tutto pelle e ossa, con evidenti tracce di ustioni e così esausto da non aver paura delle persone. Mio marito ha dato all’orso biscotti e acqua. All’inizio l’orso ha ringhiato ma poi ha mandato giù acqua e biscotti facendo piangere tutti quelli che lo stavano osservando e che hanno trascorso la settimana soffocati dai fumi”.
Una serie di piccoli incendi minori ha dato vita a una delle più grandi catastrofi ambientali di sempre.
Le fiamme divampano da settimane, lentamente le stanno domando, ma il fumo ha già raggiunto Stati Uniti e Canada. Orsi, volpi, lupi e renne si avvicinano alle zone antropizzate spaventati, storditi, alla ricerca di cibo.
Questi incendi vanno a sommarsi a quelli già devastanti di Groenlandia, Canada e Alaska, la cui causa potrebbe essere ricondotta al surriscaldamento globale (il 4 luglio in Alaska sono stati registrati 32°, mentre in Siberia le temperature erano di 10° sopra la media).
Angarsk Maya Fleishter abita a ridosso di uno dei boschi distrutti dalle fiamme e racconta: “Un piccolo orso bruno è uscito dal bosco ieri sera. Era tutto pelle e ossa, con evidenti tracce di ustioni e così esausto da non aver paura delle persone. Mio marito ha dato all’orso biscotti e acqua. All’inizio l’orso ha ringhiato ma poi ha mandato giù acqua e biscotti facendo piangere tutti quelli che lo stavano osservando e che hanno trascorso la settimana soffocati dai fumi”.
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