Il
viterbese Pierpaolo Lazzarini ha ideato l'"Identified Flying
Object". Si tratta di una capsula montata su un velivolo mosso
da otto eliche che trasporta due persone ed è alimentato da
batterie, un disco volante di 4,75 metri con otto motori elettrici.
Per
ottenere questo risultato, è stata montata una
capsula di circa due metri
(per
i
passeggeri) su un drone Phantom 4, a cui sono state effettuate delle
modifiche hardware e aggiunte quattro eliche a quelle esistenti. In
questo modo, «non cambia molto rispetto alla tecnologia che sta alla
base del drone, ma viene pilotato dall’interno e può avere la
stessa elevazione di un elicottero», spiega ancora il suo ideatore.
Velocità raggiungibile: 200
chilometri orari.
I
passeggeri potranno entrare nella capsula centrale tramite scale o
grazie a una semisfera che funge da ascensore. L’IFO
è in grado di trasportare fino a due persone.
Il
peso
è uno dei problemi a cui sta cercando di far fronte Lazzarini:
«Dovendo volare, dobbiamo stare sotto i 600 chili, passeggeri
compresi». Per questo è stata usata per la realizzazione una
fibra di carbonio leggerissima.
«Il problema sono le batterie, che da sole raggiungono i 200 chili».
Le batterie forniscono al mezzo un’autonomia
di circa un’ora e un quarto.
Che si riduce a 45 minuti se a bordo ci sono due persone. La guida
dell’IFO potrà essere, a scelta, manuale o da remoto. In caso
d’emergenza, la capsula centrale è programmata per staccarsi,
mentre un paracadute posizionato nella parte posteriore metterà in
salvo i passeggeri.
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