giovedì 27 febbraio 2020

I.F.O.




Il viterbese Pierpaolo Lazzarini ha ideato l'"Identified Flying Object". Si tratta di una capsula montata su un velivolo mosso da otto eliche che trasporta due persone ed è alimentato da batterie, un disco volante di 4,75 metri con otto motori elettrici.
Per ottenere questo risultato, è stata montata una capsula di circa due metri (per i passeggeri) su un drone Phantom 4, a cui sono state effettuate delle modifiche hardware e aggiunte quattro eliche a quelle esistenti. In questo modo, «non cambia molto rispetto alla tecnologia che sta alla base del drone, ma viene pilotato dall’interno e può avere la stessa elevazione di un elicottero», spiega ancora il suo ideatore. Velocità raggiungibile: 200 chilometri orari.
I passeggeri potranno entrare nella capsula centrale tramite scale o grazie a una semisfera che funge da ascensore. L’IFO è in grado di trasportare fino a due persone. Il peso è uno dei problemi a cui sta cercando di far fronte Lazzarini: «Dovendo volare, dobbiamo stare sotto i 600 chili, passeggeri compresi». Per questo è stata usata per la realizzazione una fibra di carbonio leggerissima. «Il problema sono le batterie, che da sole raggiungono i 200 chili». Le batterie forniscono al mezzo un’autonomia di circa un’ora e un quarto. Che si riduce a 45 minuti se a bordo ci sono due persone. La guida dell’IFO potrà essere, a scelta, manuale o da remoto. In caso d’emergenza, la capsula centrale è programmata per staccarsi, mentre un paracadute posizionato nella parte posteriore metterà in salvo i passeggeri. 
 








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