Un
nuovo test realizzato dalla rivista svizzera K-Tipp
mette in evidenza ancora una volta il problema dei pesticidi che,
sotto forma di residui, possono essere individuati nelle urine. In
adulti e bambini sono stati trovati fino a 17 pesticidi insieme!
Quanti
pesticidi si trovano nel nostro corpo?
Troppi! E’ questo sostanzialmente il risultato di un
test
effettuato in Svizzera su un campione di 30 volontari,
non solo adulti (uomini e donne), ma anche bambini.
I
due laboratori di cui si è servita la rivista per il test hanno
analizzato l’urina di tutti i partecipanti con lo scopo di
individuare
l’eventuale presenza di 60 pesticidi,
alcuni dei quali vietati in Ue. Grazie all’analisi delle urine,
infatti, è possibile monitorare pesticidi e altre sostanze
inquinanti che sono entrate nel corpo e sono state assorbite
dall’organismo.
Nella
settimana precedente al test, metà dei volontari avevano consumato
cibo da agricoltura tradizionale e l’altra metà alimenti di
provenienza biologica.
I risultati
I
risultati non sono stati affatto rincuoranti: tutte le persone
presentavano grandi quantità di pesticidi nelle urine, in alcuni
addirittura una contemporanea presenza di 17 pesticidi, alcuni dei
quali persino vietati. Si parla di
un
vero e proprio cocktail di sostanze dannose, presenti anche nelle
urine di uno dei bambini.
La
brutta notizia è che i
partecipanti che mangiavano biologico non erano esenti dal problema
dei residui di pesticidi, riscontrati anche nelle loro urine.
In
alcuni casi si trattava di sostanze il cui uso è approvato, anche se
non vengono considerate del tutto innocue, e in altri, invece, di
principi attivi sospettati di essere cancerogeni, di provocare danni
genetici o ad organi del corpo umano, o di essere pericolosi per i
più piccoli.
Parliamo
ad esempio del
clorpirifos, insetticida accusato
di danneggiare il cervello dei neonati anche se assunto in piccole
quantità, trovato nelle urine di tutte le persone che hanno
partecipato al test. Si tratta di una sostanza vietata nell’Ue ma
ancora consentita in Svizzera fino alla fine di giugno 2020.
Non
mancava ovviamente
anche il glifosato,
le cui tracce sono state ritrovate
in circa un terzo del campione analizzato.
Anche altri test precedenti avevano individuato la presenza del noto
erbicida nell’urina dei consumatori e in Francia c’è chi per
questo aveva deciso di sporgere denuncia.
Il
problema è che, come sottolinea K-Tipp,
questo test non è stato neppure esaustivo e dunque, probabilmente,
la situazione è ben peggiore di quella presentata nei risultati.
L’analisi ha infatti riguardato “solo”
60 sostanze incriminate su oltre 1400 registrate
nel database dell’Ue.
Tale
è la situazione riscontrata in Svizzera ma purtroppo il problema
pesticidi è serio anche nel nostro paese come testimonia il dossier
Stop Pesticidi di Legambiente.
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