La costellazione di Orione, la più grande e luminosa del cielo, visibile da entrambi gli emisferi e simile ad una figura umana, raffigura il gigantesco cacciatore che brandisce con la mano destra una clava e con la sinistra un vello di pelle di leone, oppure uno scudo. Una particolarità di questa costellazione è costituita da un trio di stelle allineate che formano la cosiddetta “Cintura di Orione”.
Un giorno la dea della caccia Artemide si invaghì del cacciatore Orione. Orione faceva una corte spietata alle Pleiadi, le 7 figlie di Atlante e Pleione, nonché sue ancelle, le inseguiva ovunque nonostante i ripetuti rifiuti delle ragazze, fino a quando Zeus, il padre degli dei, ebbe pietà di loro e decise di tramutarle prima in colombe e successivamente in stelle. Artemide non potendo sopportare l’affronto di Orione, desiderosa di vendetta, decise di inviare nella sua abitazione un velenosissimo scorpione che lo avrebbe ucciso con il suo mortale veleno. Così fu e sia lo scorpione (che morì dopo aver punto Orione) che Orione furono collocati in cielo da Zeus, sotto forma di costellazioni, ma in punti opposti del cielo affinché lo scorpione non potesse più pungere il cacciatore. Quando vediamo la costellazione di Orione tramontare ad ovest, vediamo sorgere ad est quella dello Scorpione.
In cielo assistiamo quindi a ciò che il mito descrive: Orione che muore quando lo Scorpione emerge dalla terra. Notiamo che non avviene il contrario: quando Orione inizia a sorgere, lo Scorpione è già completamente tramontato da più di un’ora.
La morte di Orione lasciò solo e disperato il suo fedele cane Sirio che ululò per tre giorni di fila fino a che Zeus, seccato dalle sue urla strazianti, decise di portarlo in cielo accanto al suo padrone, formando così la costellazione del Cane Maggiore.
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