Una tipica idealizzazione,
che dovrebbe essere annoverata tra le patologie, e chiamarsi sindrome del
viaggiatore. Improvvisamente arrivi in un posto e ti sembra che lì vivresti in
perfetta calma e felicità. Ma non è vero. Nel bagaglio di ciascuno di noi c’è
sempre un carico completo di manie, traumi, frustrazioni e complessi
insuperabili, che in breve tempo, anche se ci trovassimo nel paradiso
terrestre, quello della Genesi, si estenderebbe fino a riempire tutto lo spazio
disponibile e a trasformarlo in un posto insopportabile come quello che abbiamo
lasciato poche ore prima.
Avevo detto esattamente
quello che si aspettava da me, per questo le mie parole erano state accolte con
tanto entusiasmo. È sempre così. L’ amore e la stima che gli altri ti
dimostrano dipende dalla distanza tra ciò che fai e ciò che gli altri si
aspettano da te. Non deve essere mai troppo grande. Brindai con il mio collega
alle donne forti, agli uomini onesti, agli animali liberi, ai bambini felici, a
tutte le utopie che solo di tanto in tanto, e per istanti fugaci, diventano
realtà.
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