La famiglia è la culla della
disinformazione mondiale. Nella vita di famiglia dev'esserci qualcosa che
genera gli errori di fatto. L'eccesso di vicinanza, il rumore e il calore
dell'essere. Forse anche qualcosa di piú profondo, come il bisogno di
sopravvivere. Murray sostiene che siamo creature fragili, circondate da un
mondo di fatti ostili. I fatti minacciano la nostra felicità e sicurezza. Piú a
fondo investighiamo nella natura delle cose, piú incerta può sembrar diventare
la nostra struttura. Il processo famigliare tende a escludere il mondo. Piccoli
errori diventano capitali, le finzioni proliferano. Io gli replico che
ignoranza e confusione non possono essere le forze motrici che stanno dietro la
solidarietà famigliare. Che idea, che sovversione! Lui mi chiede perché mai, allora,
le unità famigliari piú forti si trovano nelle società meno sviluppate. Il non
sapere è lo strumento della sopravvivenza, sostiene. Magia e superstizione si
ossificano a diventare la poderosa ortodossia di clan. La famiglia è piú forte
là dove è piú probabile che la realtà oggettiva venga malintesa. Che teoria
spietata, dico. Ma lui insiste che è vera.
Don De Lillo, Rumore bianco
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