Ciascun libro è
un’immagine di solitudine, un oggetto concreto che si può prendere, riporre,
aprire e chiudere, e le sue parole rappresentano molti mesi, se non molti anni,
della solitudine di un individuo, sicché a ogni parola che leggiamo in un libro
potremmo dire che siamo di fronte a una particella di quella solitudine. Un
uomo solo è seduto in una stanza e scrive. Che parli di isolamento o di
compagnia, di amicizia, il libro è necessariamente generato da una solitudine
Paul Auster, L’invenzione
della solitudine
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