"Mentre in alto parlo, in basso batto sempre il tempo con la punta del piede. Non l’ha mai notato? Naturalmente è impossibile osservare contemporaneamente il piede e la bocca. In me c’è un accordo perfetto, contrappuntistico. Devo farlo perché sono una natura musicale. Quando dico qualcosa batto continuamente il tempo con i piedi. Non lo posso fare solo quando sono in sala operatoria, legato a un tavolo. Ma in queste circostanze non si è nemmeno così loquaci. (…)
In verità sono le persone tragiche e infelici a essere musicali. Non per nulla la gente viene sepolta a suon di musica, perché la musica ha evidentemente a che fare con il tragico e con il dolore. – Pare che tutti muoiano con una melodia in testa, l’ho sentito dire una volta, no? Quando tutto è già finito – spirito, persone, ricordo – rimane sempre, rimane pur sempre la musica"
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