mercoledì 19 aprile 2017

Opinioni / Report vaccini



No, non l’ho guardato perché il tono del conduttore e degli intervistatori mi innervosisce (potete farlo voi, qua) però ho scaricato la trascrizione in PDF, affinché potessi leggermela con calma e senza incazzatura indotta.
E l’ho fatto.
E, ovviamente, è stata ancora una volta confermata l’idea che mi ero fatto di Report cioè uno Striscia la Notizia per intellettuali alternativi fai-da-te affetti da analfabetismo funzionale.
PRIMA FALLACIA.
Non si intervistano uno o due genitori che dicono che la propria figlia ha cominciato a stare male dopo il vaccino per l’HPV.
Statisticamente non rappresentano un campione interessante per la ricerca perché 1) sono pochi rispetto a centinaia di migliaia di dosi inoculate 2) visti i sintomi riportati non è possibile stabilire correlazione causale o meglio, i sintomi riportati (’dolori in tutto il corpo’, ’mi sento veramente ingabbiata, mi sento rinchiusa in un corpo che non è il mio. Non riesco a fare tantissime cose con la stanchezza, perdo la memoria, inizio a studiare, mi addormento sui libri…’) sono così vaghi da poter essere tranquillamente derubricati a un nesso casuale (cosa che è stata fatta da quasi tutti i medici).
SECONDA FALLACIA
Non vai a cercare uno dei pochi immunologi che sono contro al vaccino per l’HPV e lo fai parlare senza contraddittorio.
Non conosco a sufficienza il Dott.Yehuda Shoenfeld per dare un giudizio sul suo operato ma le sue parole
Io sono a favore dei vaccini, penso che siano la migliore rivoluzione degli ultimi 300 anni. Ma non sono convinto che il vaccino contro l’HPV possa prevenire il cancro. Lo sapremo tra 20 anni. Per ora è stata rilevata una riduzione delle lesioni pre-cancerose. La durata della copertura vaccinale è ignota. E ogni giorno vedo troppe reazioni avverse.
sono un giudizio personale dato da un’intuizione professionale e se la riduzione delle lesioni pre-cancerose è un buon motivo per procedere su questa strada, sinceramente che la durata della copertura vaccinale sia ignota significa solo che avanti negli anni scopriremo se dovrà essere inoculata un’ulteriore dose. Comunque non è serio citare un caso di stato vegetativo senza dare la possibilità di verificare il caso clinico e trovare un nesso.
TERZA FALLACIA
È disonesto parlare di un servizio di farmacovigilanza per la segnalazione di effetti avversi di farmaci e vaccini, facendo intendere che funzioni come un pozzo senza fondo in cui tutta la gente comune va a riversare le proprie paranoie.
Non funziona così ed è giusto che sia il medico a segnalare, dopo aver vagliato le informazioni, e dal punto di vista statistico dire ‘vi erano 900 segnalazioni di reazioni avverse al vaccino anti-papilloma virus, 180 di queste segnalazioni già presenti avevano gli stessi sintomi descritti di mia figlia’ oltre ad essere riferito a voce da un non addetto ai lavori, è un dato numericamente non significativo sulle centinaia di migliaia di dosi inoculate in questi anni.
QUARTA FALLACIA
Ancora una volta si fa parlare un professionista di un’istituto svedese indipendente che parla di presunte manipolazioni dei dati da parte delle industrie farmaceutiche sui test di sicurezza.
Sicuramente Il professor Gøtzsche è un valido professionista ma sottintendere che lui abbia scoperto una frode quando nel contraddittorio della Dott.ssa Enrica Alteri dell’EMA si dice chiaramente che le presunte segnalazioni sono solo 71.000 su 100 milioni di dosi inoculate e che si tratta di un nesso causale temporale, è ancora disonestà intellettuale venata di voglia di instillare il dubbio di un complotto. Il fatto che si citi un laboratorio indipendente che ha trovato ‘alluminio, polveri di silicio, magnesio, rame, stagno, piombo, ferro cromo, acciaio, calcio zinco, piombo bismuto’ o che si dica che nell’acqua del placebo dei test di controllo ci fosse alluminio è così stupido e insensato che non si può nemmeno controbattere.
Per concludere…
C’è una fallacia in cattiva fede per ogni riga di trascrizione (il tono da investigatore-giustiziere indignato me lo posso solo immaginare) e usare l’incipit del ‘Non siamo contro i vaccini ma…’ non li salva dalla responsabilità morale, sociale e, a mio avviso, penale di aver rovinato anni di lavoro nel cercare di salvare dalla morte per cervico-carcinoma (il quarto tumore più frequente nel sesso femminile) 528.000 donne ogni anno nel mondo.
In sintesi: le solite teste di cazzo.
Nel frattempo, gli Usa inseriscono l’Italia tra i paesi a rischio salute per il morbillo.
http://kon-igi.tumblr.com/






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