Nel
capitolo LVIII delle sue Décimas, Violeta Parra parla dei
suoi viaggi nel sud del Cile, allora la zona più misera e
dimenticata del paese; fu durante uno di questi viaggi, in un
concerto a Punta Arenas (la città più meridionale del mondo,
probabilmente), che accadde il celebre episodio delle donne di un
quartiere che le donarono una sedia fabbricata da loro stesse per
permettere a Violeta di arrivare al microfono (era alta soltanto
1,49).
Violeta Parra, a contatto con la durissima realtà di quelle
zone, prese a sentirsi come una vera e propria esiliata, come esiliati
erano coloro che vi abitavano; immaginò, per amore e solidarietà,
di lasciare in ogni luogo, in ogni villaggio, in ogni mare, un pezzo
di se stessa. Un vero e proprio smembramento, dal quale Patricio
Manns, un anno prima che Violeta si suicidasse, trasse questa
indimenticabile canzone.
L'isola
Quiriquina è di fronte alla città di Concepción. Pochi anni dopo
che un piede di Violeta Parra vi "era sprofondato nel mare",
vi sprofondarono le vite dei cileni imprigionati nel campo di
concentramento che vi era stato impiantato dalla giunta di Pinochet.
Rimase in funzione dal primo giorno del golpe, l'11 settembre 1973,
fino all'aprile del 1975.
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