«Allora,
bisogna che qui al nord cominciate a imparare l’uso esatto dei
termini e delle locuzioni romane. Sticazzi si usa quando di una cosa
non te ne frega niente. Per esempio: Lo sai che Saint-Vincent ha
4.000 abitanti? Sticazzi, puoi dire. Cioè, chissenefrega. Come lo
usate voi, Italo, è sbagliato. Devi cercare un ago in un pagliaio?
Allora devi dire: mecojoni! Mecojoni indica stupore, lo usi per dire:
accidenti! Capisci la differenza Italo? Non puoi usare sticazzi per
esprimere meraviglia, sorpresa. Sticazzi lo usi per dire
chissenefrega. Ho vinto alla lotteria 40 milioni di euro? Mecojoni,
devi dire! Se dici sticazzi significa: non me ne frega niente. Ecco.
Ricominciamo. Deruta e D’Intino devono cercare tutti i trans di
Aosta e provincia. Tu che devi dire?».
«Mei cojoni?».
«Mecojoni» lo corresse.
«Mecojoni».
«Bravo Italo. Invece che a Courmayeur c’è la funivia?».
«Sticazzi».
«Perfetto. Hai appena imparato l’articolo sette della costituzione romana che recita: uno sticazzi al momento giusto risolve mille problemi.»
«Mei cojoni?».
«Mecojoni» lo corresse.
«Mecojoni».
«Bravo Italo. Invece che a Courmayeur c’è la funivia?».
«Sticazzi».
«Perfetto. Hai appena imparato l’articolo sette della costituzione romana che recita: uno sticazzi al momento giusto risolve mille problemi.»
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