Nella mia cucina ci sono come delle ombre
che non vedo ormai più,
non vengono più fuori.
A volte parrebbe che si facessero vive
come per dirmi
che, dopotutto, non è nulla
se sono passati cinquant'anni.
Sono ombre
che stanno nei cartocci,
nelle scatole d'ottone per i ditali,
nelle ceste piene di cipolle.
No, non c'è nulla da fare,
anche se mi volto di scatto
non le prendo mai.
Solo se spengo la luce
le vedo tutte assieme
dentro i miei occhi.
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