Strappati dalle loro madri e rinchiusi fino alla loro morte in minuscoli e bui box. È così che inizia l’incubo per i cosiddetti “vitelli da latte”, costretti a patire le pene dell’inferno per un motivo ben preciso: ottenere carne tenerissima e chiara, da molti considerata pregiata. Separare i vitellini dalle madri poco dopo la loro nascita è una pratica standard seguita negli allevamenti intensivi di tutto il mondo, Europa compresa. Un metodo brutale e disumana che – in nome del profitto – provoca grande sofferenza ai vitellini.
Il paradosso è che i piccoli vitelli, nati da qualche settimana, vengono alimentati con latte artificiale, mentre quello prodotto dalle loro mamme viene destinato all’industria lattiero-casearia. Ciò che accade negli allevamenti di vitelli da latte è a dir poco sconcertante, oltre ad essere totalmente contro natura
All’interno delle piccole celle di plastica, acquistabili facilmente anche online, i piccoli vitelli non hanno nemmeno lo spazio per girarsi e sono costretti a rimanere nella stessa posizione per ore. Con difficoltà entrano nelle gabbie di plastica e quando ci riescono, spesso finiscono per ferirsi la schiena. Una crudeltà inaudita che è stata più volte filmata e denunciata dalle organizzazioni, tra cui Animal Equality, che si occupano di tutela degli animali.
https://www.greenme.it/informarsi/animali/verita-industria-vitelli-latte/
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