Borgna ricorda che Goethe nel Wilheim Meister
ebbe sulla follia intuizioni ancora preziose. Per bocca di uno dei suoi
personaggi infatti afferma: “I mezzi per curare la follia sono molto
semplici. Si tratta degli stessi mezzi con cui s’impedisce ai sani di
diventare
matti. Si deve incoraggiare in loro un’attività propria, abituarli
all’ordine,
infondere loro l’idea che hanno un’esistenza e un destino comune a tanti
altri
uomini, che il talento eccezionale, la somma felicità e la massima
sciagura non
sono che piccole deviazioni dalla norma comune; così facendo la pazzia
non avrà
modo di insinuarsi e se verrà non tarderà a sparire".
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