“Faber tirò fuori uno dei
suoi famosi quaderni, e le cento righe di appunti quasi casuali, raccolti in
anni di letture di libri e quotidiani, in tre giorni diventarono la descrizione
lucida e appassionata del silenzioso, doloroso e patetico colpo di Stato avvenuto
intorno a noi senza che ci accorgessimo di nulla, della vittoria silenziosa e
definitiva della stupidità e della mancanza di morale sopra ogni altra cosa.
Della sconfitta della ragione e della speranza.” (Mauro Pagani)
La regia del videoclip è di Gabriele Salvatores.
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