Il cammino della storia dunque non è quello di
una palla di biliardo che una volta partita segue una certa traiettoria, ma
somiglia al cammino di una nuvola, a quello di chi va bighellonando per le
strade, e qui è sviato da un'ombra, là da un gruppo di persone o da uno strano
taglio di facciate, e giunge infine in un luogo che non conosceva e dove non
desiderava andare. L'andamento della storia è un continuo sbandamento. Il
presente è sempre un'ultima casa al margine, che in qualche modo non fa più
completamente parte delle case della città. Ogni generazione si chiede
stupita: chi sono io e chi erano i miei antecessori? Farebbe meglio a
chiedersi: dove sono io? e a tener per sicuro che gli antecessori non erano
così o cosà, ma semplicemente in un altro luogo
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