Svegliarsi
la mattina e lavarsi la faccia con l’acqua fredda; affacciarsi sulla strada
deserta, ed essere soli, ma mai così soli da non sperare nel bene migliore;
credere, mentre si beve il primo caffè del giorno, che tutto sarà migliore, che
verrà l’amore a scacciare i brutti pensieri che bloccano la vita; godere del
mattino che porta un po’ di dimenticanza del dolore, come un mare che si
presenta calmo all’alba, col respiro quieto; infilarsi in uno spiraglio che un
giorno ti offre, anche se niente cambia, e percorrere questo spiraglio
tutt’intero, senza voltarsi; essere uomini fino in fondo, con le ginocchia
salde anche quando il pavimento sembra muoversi; e imparare a dimenticare, a
non pensare, a non vedere, anche quando la mente vuole ricordare, pensare,
vedere; ignorare la nozione di futuro, perché tutto il dolore nasce dai ricatti
del futuro.
(Andrea Di Consoli, Il padre degli animali)
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