In seguito a una serie di disavventure
intellettuali che non meritano d'essere ricordate, il signor Palomar ha deciso
che la sua principale attività sarà guardare le cose dal di fuori.
Un po'
miope, distratto, introverso, egli non sembra rientrare per temperamento in
quel tipo umano che viene di solito definito un osservatore. Eppure gli è
sempre successo che certe cose - un muro di pietre, un guscio di conchiglia,
una foglia, una teiera - gli si presentino come chiedendogli un'attenzione
minuziosa e prolungata: egli si mette ad osservarle quasi senza rendersene
conto e il suo sguardo comincia a percorrere tutti i dettagli, e non riesce più
a staccarsene.
Il signor Palomar ha deciso che d'ora in avanti raddoppierà la
sua attenzione: primo, nel non lasciarsi sfuggire questi richiami che gli
arrivano dalle cose; secondo, nell'attribuire all'operazione dell'osservare
l'importanza che essa merita.
Italo Calvino, Palomar
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