sabato 12 luglio 2014

Galline pensierose




Una gallina teneva nel becco un pezzo di formaggio. Le si avvicinò un gatto e le disse: – Hai belle penne e belle gambe. Se tu sapessi cantare saresti il migliore fra tutti gli uccelli. Perché non mi fai sentire la tua voce? – La gallina, che conosceva la favola del corvo e della volpe, rispose: – Col cavolo! – e così il formaggio le cadde in terra. Il gatto lo prese e scappò via di corsa.


Le oche si vantavano con le galline perchè le loro antenate avevano salvato Roma dando l'allarme dal Campidoglio quando i Galli avevano tentato di entrare dalle mura. Una gallina disse che se al posto delle oche ci fossero state le galline li avrebbero fatti entrare e così Roma, conquistata dai galli, sarebbe diventata il più grande pollaio del mondo


Quando vennero a sapere che Terra è rotonda come una palla e gira velocissima nello spazio, le galline incominciarono a preoccuparsi e furono prese da forti capogiri. Andavano per i prati barcollando come se fossero ubriache e si tenevano in piedi reggendosi l'una all'altra. La più furba propose di andare a cercare un posto più tranquillo e possibilmente quadrato


Una gallina umbra era convinta di avere il profilo etrusco. Teneva sempre la testa voltata da una parte perché tutti potessero ammirare il suo profilo. Finì per prendersi un torcicollo così forte che la testa gli rimase voltata di traverso fino al giorno in cui cadde in un tombino e si ruppe una zampa. Dopo la caduta le si raddrizzò la testa, ma restò zoppa


Una gallina di Vibo Valentia voleva studiare la filosofia di Wittgenstein, ma ogni volta le veniva un gran mal di testa. Provò con Whitehead, ma anche con lui le veniva il mal di testa. Provò ancora con Weisse con Wolff con Wahl con Wundt, ma andò anche peggio. Un giorno aprì per caso un libro di Wodehouse e lesse  molte pagine senza il minimo dolore. Da quel giorno decise che il suo filosofo preferito era Wodehouse.




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