venerdì 7 giugno 2019

Macachi da salvare




Sei scimmie in attesa che il bisturi della sperimentazione intervenga per mutilare la loro capacità di vedere, un appello perché venga revocato il nulla osta a procedere, un video realizzato sotto copertura che documenta per la prima volta la sconvolgente quotidianità di primati detenuti nel laboratorio di un'università italiana: il tema è molto doloroso, scomodo, difficile da affrontare sul piano morale e scientifico.
A cercare di scardinare il muro della ricerca più convenzionale, che sostiene ancora l'indispensabilità dei test sugli animali contro quella nuova scienza che li ritiene superati e addirittura dannosi per il progresso, sono oggi due distinte e solidali iniziative mosse dall'urgenza di salvare la vista e la vita a un gruppo di macachi detenuti negli stabulari dell'Università di Parma.
Il volto scomodo della sperimentazione sugli animali ce lo rivela Essere Animali attraverso una terribile investigazione che mostra macachi prigionieri con gli elettrodi impiantati nel cranio, in preda a comportamenti ossessivi, nell'agghiacciante attesa di essere immobilizzati e prelevati per andare a subire le sedute di sperimentazione.
E la Lav lancia una decisa petizione su Change.org dal titolo #civediamoliberi "affinché il Ministero della Salute revochi subito al Dipartimento di Psicologia dell'Università di Torino l’autorizzazione e il milionario finanziamento per la ricerca condotta assieme all'Università di Parma, presso cui i macachi sono detenuti, dal titolo LIGHTUP – Turning the cortically blind brain to see". Questi test sarebbero particolarmente crudeli e inutili perché, spiega la Lav "lo studio prevede in parallelo anche una sperimentazione su malati che volontariamente e consapevolmente si sottopongono alla ricerca. Per le scimmie intanto si prevede un lungo periodo di training con immobilizzazione in più parti del corpo per ore, quasi tutti i giorni, della durata di settimane se non mesi, con l’asportazione chirurgica di aree della corteccia visiva al fine di rendere i macachi clinicamente ciechi. Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per avere maggiori dettagli su questo progetto ma il Ministero della Salute da un anno ci nega queste informazioni".
Dice Simone Montuschi, portavoce di Essere Animali: "In base alla normativa vigente, il Ministero della Salute può autorizzare la sperimentazione sui primati non umani solo in casi eccezionali, eppure, in base agli stessi dati ministeriali, negli ultimi tempi le concessioni sono raddoppiate, fino a raggiungere 586 uccisioni nel 2017. Chiediamo anche noi che a maggior ragione questo test superfluo sia fermato e più in generale ricordiamo che l’Italia è stato il primo paese a istituire, con la Legge 12 ottobre 1993 n. 413, l’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale per gli studenti delle facoltà scientifiche."
(…) Lo stesso Ministero ha classificato questa sperimentazione con una classe di dolore definita grave, la più alta in assoluto. Non siamo noi a dire che gli animali soffrono a un livello altissimo e prolungato, per 60 mesi, 5 anni di sperimentazione. Vengono immobilizzati in più punti del corpo per più ore al giorno, non su una poltroncina, ma nella sede da primate."
Cos'è la sede da primate? Chi ha nervi saldi  può scoprirlo guardando il video di Essere Animali. (...)



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