per
chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità
Amico fragile è una canzone
completamente autobiografica alla quale Fabrizio è sempre stato molto
attaccato, riproponendola in tutti i suoi concerti, con un arrangiamento a
volte leggermente modificato (…) Nacque in un momento di rabbia e di alcol,
dopo una serata in compagnia di persone con le quali avrebbe voluto discutere
di ciò che stava succedendo in Italia in quel periodo; in particolare le
dichiarazioni di Paolo VI sull'esistenza del diavolo e sugli esorcismi. La
gente insisteva perché lui suonasse anche quella sera; così, evaporato in una
nuvola rossa, se ne andò a rintanarsi dove non poteva essere disturbato e
compose questa canzone in una sola notte.
È la riflessione sulla
"fragilità dei rapporti umani", ma, nello stesso tempo, sulla
necessità di averne e quindi sul "senso di vuoto" che nasce quando
questi vengono meno o restano superficiali. Il risultato è una dichiarazione di
amore-odio di un borghese pentito alla propria gente.
Matteo Borsani - Luca
Maciacchini, Anima salva
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