domenica 19 gennaio 2014

Dolore



«Molte idee diventano delle deformità che poi non si correggono piú per tutta la vita», disse lui. Le idee spesso ci stupiscono ancora dopo anni, ma prima o poi rendono sempre ridicolo chi le ha avute. Le idee vengono da un regno che esse in realtà non abbandonano mai. Continuano a restare lí dentro, le idee: nel regno dei sogni. «Non esiste una sola idea che si spenga, che possa venir spenta. L’idea è reale e tale resta». Quella notte aveva meditato sul dolore. «Il dolore in realtà non esiste. È un’invenzione necessaria». Il dolore non è il dolore come una mucca è una mucca. La parola dolore attira l’attenzione di un sentimento su un altro sentimento. Il dolore è un sovrappiú. Ma è l’idea del dolore ad essere realtà. Di conseguenza il dolore esiste e non esiste. «Ma il dolore non esiste, – disse lui. – Come non esiste la felicità, nessuna felicità. Creare un’architettura basata sul dolore». Tutti i pensieri, le immagini sono involontari come i concetti di chimica, di fisica e di geometria. Bisogna conoscere questi concetti per sapere qualcosa. Per sapere ogni cosa. Se ci si limita alla filosofia non si fa un solo passo avanti. «Nulla è progressivo, ma nulla è meno progressivo della filosofia. Il progresso è una sciocchezza. Impossibile».


Thomas Bernhard, Gelo


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