giovedì 25 settembre 2014

Lynchiana



Una definizione scientifica di lynchiano potrebbe essere che il termine “si riferisce a un particolare tipo di ironia dove il molto macabro e il molto banale si combinano in maniera tale da rivelare la costante presenza del primo all’interno del secondo”. Ma, come postmoderno o pornografico, lynchiano è una di quelle parole alla Potter Stewart che si possono definire solo ostensivamente, cioè lo capiamo quando lo vediamo.
C’è una cosa che può risultare disturbante, ma è vera: i migliori film di Lynch sono anche i più inquietanti/malati. Il motivo, probabilmente, è che i suoi film migliori, per quanto surreali, tendono a essere ancorati a personaggi principali ben sviluppati. […] Quando i suoi personaggi sono abbastanza caratterizzati e umani da provocare in noi una certa empatia, questo tende a diminuire la distanza e il distacco che possono allontanarci dai film di Lynch, e allo stesso tempo rende i film più inquietanti - ci disturbano molto di più i film disturbanti che hanno personaggi in cui vediamo riflesse parti di noi stessi.
Quasi mai, in un film di Lynch, hai la sensazione che lo scopo sia quello di “divertirti”, e mai che lo scopo sia quello di farti cacciare bei soldi per vederlo. Questa è una delle cose inquietanti dei film di Lynch: non ti sembra di stipulare uno dei taciti/inconsapevoli accordi che in genere stipuli con altri tipi di film. Questo è inquietante perché in assenza di un tale accordo inconsapevole perdiamo alcune delle protezioni psicologiche di cui normalmente (e necessariamente) facciamo uso di fronte a un mezzo di comunicazione potente come il cinema. Ossia, se sappiamo a un certo livello che cosa un film vuole da noi, possiamo innalzare certe difese interne che ci lascino scegliere fin a che punto abbandonarci.  L’assenza di senso o di finalità riconoscibili nei film di Lynch, però, ti spoglia di queste difese subliminali e fa sì che Lynch ti penetri nel cervello come i film normalmente non fanno. Ecco perché gli effetti dei suoi film migliori sono spesso così impressionanti, quasi come incubi (del resto, anche nei sogni siamo privi di difese). Di fatto, questo potrebbe essere il vero e unico obiettivo di Lynch: entrarti nella testa.

David Foster Wallace



… tutti abbiamo visto le facce delle persone assumere espressioni improvvise e grottesche – ad esempio, come quando ricevono notizie traumatizzanti, o danno un morso a qualcosa che si rivela disgustoso, o quando girano intorno ai bambini piccoli e gli fanno facce strane senza nessun motivo – ma ho stabilito che un’espressione facciale improvvisa e grottesca non può essere definita veramente lynchiana se non nel caso in cui l’espressione sia mantenuta per qualche momento in più di quanto le circostanze potrebbero mai giustificare, sia tenuta semplicemente lì, fissa e grottesca, finché non comincia a significare circa diciassette cose diverse allo stesso tempo. (DFW)






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