Mi sono distratto – oh,
per poco, appena
quaranta, cinquant’anni –
e mi ritrovo
di colpo, gli occhi
abbarbagliati, in piena
vecchiaia, mia e del
mondo. Niente è nuovo,
ora che le vivo, più delle
cose
che ho vissuto
aspettandole, aspettando
la vita, più delle, ma sì!
famose
rose che ho colto come in
trance, macchiandomi
spesso e volentieri, di
sangue… Eppure
c’ero anch’io quella
volta, era il mio cuore,
erano i miei nervi, le mie
giunture
a tremare di gioia e di
terrore
per la tua venuta, sono
sicuro
d’esserci stato – o era
già il futuro?
Giovanni Raboni
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