Sono io una brava persona? Nel
profondo, voglio poi davvero essere una brava persona, o voglio solo sembrare
una brava persona in modo che la gente (incluso me stesso) mi approvi? C’è
differenza tra le due cose? Come faccio a sapere davvero se mi sto prendendo
per il culo da solo, moralmente parlando?
Ma se decido di decidere che
la mia vita ha un senso diverso, meno egoista, meno solitario, il motivo per
questa decisione non sarà il mio desiderio di essere meno solo, e cioè di
soffrire meno nel complesso? Può la decisione di essere meno egoisti essere mai
altro che una decisione egoista?
E’ possibile amare davvero
altre persone? Se mi sento solo e sofferente, chiunque al di fuori di me è un
potenziale conforto: ne ho bisogno. Ma è possibile amare davvero ciò di cui si
ha tanto bisogno? Grossa parte dell’amore non è forse tenere di più ai bisogni
dell’altro? Come ci si aspetta che io subordini il mio bisogno soverchiante ai
bisogni di un altro che non posso neanche sentire direttamente? Eppure se non riesco
a farlo sono condannato alla solitudine, cosa che decisamente non voglio…
rieccomi quindi a tentare di superare il mio egoismo per motivi di interesse
personale. Esiste una via d’uscita da questa trappola?
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