Quando
il gatto ebbe terminato le sue effusioni, mi sentivo molto meglio. Il mondo
offriva ancora delle possibilità e delle amicizie che non potevo trascurare. Il
gatto, adesso, mi si strofinava contro il viso facendo le fusa. Cercai di
imitare il suo ron ron e tutti e due ci divertimmo un mondo a chi faceva le
fusa più forte. Cercai le briciole della torta in fondo alla tasca e gliele
diedi. Mostrò di gradirle e si appoggiò contro il mio naso a coda dritta. Mi
mordicchiò l’orecchio. Insomma, la vita valeva di nuovo la pena di essere
vissuta. Cinque minuti dopo [...] mi diressi verso casa, le mani in tasca e
zufolando, il gatto alle calcagna. Ho sempre pensato che è meglio avere con sé
qualche briciola di torta, nella vita, se si vuole essere amati in maniera veramente
disinteressata.
Romain Gary, La promessa dell’alba
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