Che
il Vaticano faccia, ogni giorno, soldi a palate è cosa nota. Quello
che però molti non sanno è che non li fa soltanto grazie alla fede
e all'arte ma anche con attività molto più terrene. La farmacia di
frate Rafael Cenizo Ramírez, per esempio, incassa una quarantina di
milioni di euro l'anno. Come fa? Semplice. Accetta le ricette di
medici di Stati esteri e smercia pasticche che non si trovano in
Italia, senza contare che vende prodotti fortemente scontati rispetto
alle altre farmacie romane. Tax free è anche il tabaccaio vaticano,
che guadagna circa 10 milioni l'anno, così come le due pompe di
benzina che vendendo carburante al 20% in meno rispetto all'Italia
hanno un giro d'affari impressionante. E c'è spazio anche per un
supermercato, che fra le varie cose vende fiumi di alcool a buon
mercato. Un particolare che mi ha fatto ridere, infatti, è che a
quanto pare il Vaticano è il Paese con il più alto consumo di vino
al mondo, con una media mostruosa di settantaquattro litri a persona,
e questo spiegherebbe molte delle storie che raccontano. Bisogna
anche dire che però tutti questi denari finiscono in buone cause: in
campagne discriminatorie sui gay, in disinformazione sulle malattie
sessualmente trasmissibili, per le spese legali di qualche pervertito
e, non ultimo, l'umile appartamento di qualche cardinale. E voi già
state pensando a Bertone, ma non crediate che sia l'unico, il
cardinale sloveno Franc Rodé, ottantun anni, amico personale di
Marcial Maciel Degollado, lo stupratore seriale di bambini, abita in
un una casetta di 409 metri quadrati, il cardinale americano William
Joseph Levada, chiamato a testimoniare a San Francisco sugli abusi
sessuali commessi su minori da alcuni preti della sua diocesi, abita
nel quartiere romano di Borgo Pio, ed è a suo agio in appena 524
metri quadrati. Un'ultima cosa: non condividete questo status se poi
legittimate queste persone sposandovi in chiesa, battezzando i
bambini, con le cresime o i funerali. Siate coerenti...
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