Che
posto abbiamo noi, esseri umani che percepiscono, decidono, ridono e
piangono, in questo grande affresco del mondo che offre la fisica
contemporanea?
Se il mondo è un
pullulare di effimeri quanti di spazio e di materia, un immenso gioco
a incastri di spazio e particelle elementari, noi cosa siamo? Siamo
fatti anche noi solo di quanti e particelle? Ma allora da dove viene
quella sensazione di esistere singolarmente e in prima persona che
prova ciascuno di noi? Allora cosa sono i nostri valori, i nostri
sogni, le nostre emozioni, il nostro stesso sapere? Cosa siamo noi,
in questo mondo sterminato e rutilante?
Carlo
Rovelli, Sette brevi lezioni di fisica
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