venerdì 4 gennaio 2019

Hai mai compreso?




Pauline Barrett

Quasi la larva di una donna dopo il bisturi del chirurgo!
e quasi un anno per riprender forza,
fino a che l’alba del decennale del nostro matrimonio
mi ritrovò quasi la stessa.
Passeggiammo insieme nel bosco
per un sentiero coperto di muschio silente e d’erba.
Ma io non potevo guardarti negli occhi
e tu non potevi guardare nei miei,
poiché il nostro dolore era tanto – un po’ di grigio sul tuo capo,
e io, la larva di me stessa.
Di che cosa parlammo? – del cielo e dell’acqua
di ogni cosa, per nascondere i nostri pensieri.
Poi, il tuo dono di rose di selva
poste sul tavolo a dar grazia al nostro pranzo.
Povero caro, con quanto coraggio lottavi
a immaginare e rivivere un’estasi del ricordo!
Allora mi cadde il coraggio, scendendo la notte,
e tu mi lasciasti sola nella mia camera un istante,
come facevi quand’ero sposa, povero caro.
Io guardai nello specchio e qualcosa mi disse:
– Si dovrebbe esser morte del tutto, quando si è morte a metà –
e non fingere la vita, non truffare l’amore -.
E allora lo feci, guardando là nello specchio.
Caro, hai mai compreso?

E. Lee Masters, Spoon River Anthology


 




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