Non c’è alcun femminismo completo laddove manca ogni considerazione per il corpo femmina animale, non c’è alcun antirazzismo completo quando manca il riconoscimento del razzismo verso la specie animale, non c’è alcuna discussione sull’anticapitalismo, laddove manca lo slancio distruttivo nei confronti dell’industria agroalimentare della carne, non c’è alcun ambientalismo ed ecologismo sensato laddove manca la presa di coscienza del danno provocato dall’industria della carne, non c’è alcuna sensibilità e buon cuore laddove ci si nutre di dolore e abuso del più debole, non c’è anarchia quando si nega la libertà di ogni individuo animale, non c’è marxismo se non si riconosce la categoria sociale più sfruttata, non c’è non-violenza quando ci si nutre del genocidio di individui altri e non c’è pacifismo se non si milita attivamente contro lo sterminio animale, non c’è diritto laddove non si riconoscono i diritti di chi ha linguaggi e forme diverse dalle nostre.
E non c’è liberazione animale possibile se non è anche transfemminista, antirazzista, anticapitalista, ecologista, libertaria, socialista.
E
non c’è un movimento dove c’è immobilismo, o rivoluzione se
manca il coraggio, né attivismo dove manca l’azione
disobbediente.
Ecco perché, per noi e per altri, l’antispecismo
è la madre (in senso inclusivo, non gerarchico) di tutte le lotte
per la libertà, che sia comunitaria ed individuale.
E con
questo spirito procederemo e costruiremo da qui in avanti.
Steven Best
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