martedì 18 gennaio 2022

Cose / 2

 

Non mi metto né fra gli allarmisti né fra gli angosciati. Guai se uno psicoanalista non ha superato il suo stadio di angoscia. È vero, ci sono intorno a noi cose orripilanti e divoranti, come la televisione dalla quale gran parte di noi viene regolarmente fagocitata. Ma soltanto perché è gente che si lascia fagocitare, s’inventa persino un interesse per quello che vede. Poi ci sono altri aggeggi mostruosi altrettanto divoranti: i razzi che vanno sulla luna, le ricerche in fondo al mare, eccetera. Tutte cose che divorano. Ma non c’è da fare drammi. Sono sicuro che quando ne avremo abbastanza, dei razzi, della televisione e di tutte le loro maledette ricerche a vuoto, troveremo altro di cui occuparci. C’è una reviviscenza della religione, no? E quale miglior mostro divorante della religione, una fiera continua, di che divertirsi per secoli come è già stato dimostrato? La mia risposta a tutto questo è che l’uomo ha sempre saputo adattarsi al male. Il solo reale concepibile, al quale abbiamo accesso è appunto questo, bisognerà farsene una ragione. Dare un senso alle cose, come si diceva. Altrimenti l’uomo non avrebbe angosce, Freud non sarebbe diventato famoso, e io farei il professore di scuola media.

Emilia GranzottoFreud per sempre, intervista a Jacques Lacan

 


 

 

 

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