venerdì 28 luglio 2017

Forme e combinazioni




Le cose di cui ci occupiamo nella scienza si mostrano in una miriade di forme, e con una moltitudine di attributi. Per esempio, se stiamo sulla spiaggia e guardiamo il mare, vediamo l’acqua, le onde che si infrangono, la schiuma, il movimento agitato dell’acqua, il suono, l’aria, il vento e le nuvole, il sole e il cielo azzurro, la luce; c’è la sabbia, pietre di varia durezza e stabilità, colore e consistenza. Ci sono animali e alghe, fame e malattia, e l’osservatore della spiaggia; ci possono essere persino felicità e pensiero. Qualsiasi altro luogo in natura ha una simile varietà di cose e di influenze. 
È sempre così complicato, in qualsiasi luogo. La curiosità pretende che ci poniamo delle domande, che cerchiamo di mettere le cose insieme e di capire questa moltitudine di aspetti come il risultato, forse, dell’azione di un numero relativamente piccolo di cose e forze elementari che agiscono in un’infinità varietà di combinazioni.
Per esempio: la sabbia è diversa dalle pietre? Cioè, non è forse la sabbia nient’altro che un gran numero di pietre piccolissime? La Luna non sarà magari una pietra enorme? 
Se capissimo le pietre, capiremmo anche la sabbia e la Luna? Il vento è un’agitazione dell’aria analoga all’agitazione dell’acqua del mare? Quali caratteristiche hanno in comune questi moti diversi? Quanti colori diversi esistono?

Richard Feynman, Sei pezzi facili








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