sabato 5 agosto 2017

Basta delfinari




CHIUSO L' EX DELFINARIO DI RIMINI 


L’ ex delfinario di Rimini quest'anno non riaprirà.
La vecchia struttura ha delle parti abusive e le deroghe concesse dal Comune negli anni sono terminate: niente permessi, niente apertura.
Così, un po' come Al Capone fu arrestato per frode fiscale, ecco che un posto che dal 1968 ha privato della libertà i delfini prima e i leoni marini poi, è stato fermato a suon di carte bollate.
Non era bastato il sequestro dei delfini del 2013, dopo aver esercitato per anni senza licenza, con gli animali trovati imbottiti di Valium e ormoni, la vasca non a norma e obbligati a esibirsi (contro la legge) 7 giorni su 7.
Non era bastato che dopo il sequestro si riciclassero sfruttando dei leoni marini presi a noleggio per la stagione estiva, così come si noleggiano lettino e ombrellone sulla spiaggia.
Come da copione, la gestione si proclama vittima del sistema, mentre era sempre rimasta aperta a suon di deroghe, senza mai essere effettivamente in regola, e si fa scudo con i lavoratori che perderanno il lavoro stagionale, strumentalizzando la tragedia occorsa a una di loro. 




LE GIOIE DELLA CATTIVITA'

Chi sfrutta e fa esibire animali in cattività sostiene che siano felici, conducano un'esistenza serena e scoppino di salute.
Sono così felici, le orche, da rosicchiare i bordi della vasca fino a consumarsi i denti per la noia e le nevrosi, tanto che gli addetti ai lavori devono pulire ogni giorno la polpa dei denti per evitare infezioni, in un'operazione fastidiosa e innaturale.


I delfini sono così sereni di vivere in una vasca che ogni giorno vengono loro somministrate dosi di Valium e benzodiazepine per limitare lo stress, la depressione, l'aggressività.
I leoni marini sono tanto lieti della vita in cattività, poco importa che il cloro in vasca possa provocare ustioni chimiche, il solfato di alluminio irritazioni alle mucose e problemi agli occhi fino alla cecità.
Sono tutti così festosi e beati da sfornare figli a più non posso, grazie all'inseminazione artificiale; poco importa che la maggior parte dei piccoli dei mammiferi muoia poco dopo essere venuta al mondo, quasi sempre per "cause ignote", quando non uccisi dalle loro stesse madri.
Stanno così bene, in cattività, da esibirsi più e più volte al giorno, frastornati da musica assordante, pubblico che applaude e quell'odioso fischietto che parte ogni volta che devono eseguire un comando, per poter avere in cambio un pesciolino morto che mai considererebbero cibo se fossero in natura.
Ma si sa, tutta questa felicità va ripagata, arricchendo chi li sta (de)tenendo con tutte queste cure e questo amore.










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