“La vittoriosa nostra avanzata su Gorizia”.
“Manifestazioni di
giubilo patriottico in tutta Italia”.
Così
sul Messaggero di mercoledì 9 agosto 1916 si saluta la conquista di
Gorizia, una delle città simbolo dell’irredentismo italiano.
Dopo cinque giorni di asperrimi combattimenti, in cui l’esercito italiano ha impiegato bene 16 divisioni, i fanti del 28º Pavia entrano per primi a Gorizia. La Sesta battaglia dell’Isonzo continuerà per un’altra settimana circa.
Dopo cinque giorni di asperrimi combattimenti, in cui l’esercito italiano ha impiegato bene 16 divisioni, i fanti del 28º Pavia entrano per primi a Gorizia. La Sesta battaglia dell’Isonzo continuerà per un’altra settimana circa.
Tutto
questo per la contesa di appena 80 chilometri
quadrati di territorio, più importanti dal punto di vista
ideologico che da quello militare.
A
ricordare questo terribile e tragico evento, una delle canzoni
antimilitariste più cantate di sempre. Appunto “Gorizia tu sei
maledetta”.
La
versione più celebre del canto anarchico e pacifista è quella
eseguita da Michele Straniero a Spoleto nel 1964 nel corso
dell’annuale Festival dei Due Mondi.
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