sabato 10 giugno 2017

Julia Butterfly Hill





Ha solo sette anni Julia quando una farfalla le si posa su una mano durante un'escursione e lì rimane per l’intera giornata prima che la bambina la rimandi nei boschi. Da quel giorno per tutti lei diventa solo “butterfly”. Dopo qualche anno e un grave incidente questa giovane, figlia di un pastore itinerante e amante della natura, sceglie di dedicare la vita alla difesa della Terra.
Per questo il 10 dicembre 1997 sale fino a 55 metri, arrampicandosi sul punto più alto di una sequoia. Lì in cima, ad un passo dal cielo, questa ragazza di ventitré anni, rimane per 738 giorni.
738 giorni per proteggere quella sequoia di 1500 anni dall’abbattimento che la Pacific Lumber Company stava per mettere in atto. Julia non era la prima a salire sugli alberi, ma nessun altro ci era rimasto oltre 42 giorni.
Lei invece ci rimane per più di due anni vivendo in piattaforme temporanee poco più grandi di un metro quadrato, sottoposta alle intemperie e alle minacce dei tagliaboschi. Tutto quel tempo senza fare un passo indietro, senza mai pensare di scendere, prima di aver ottenuto la salvezza di Luna, nome affettuoso con cui Julia aveva ribattezzato la sequoia.
Utilizzando un cellulare ad energia solare, nel corso della sua azione la ragazza ha tenuto interviste televisive e radiofoniche in cui spiegava al mondo la sua protesta. Protesta durante la quale si è battuta contro alcune guardie forestali che cercavano di farla scendere usando un elicottero e contro il terribile Niño, che le ha scatenato addosso piogge torrenziali.
Ma dopo tante battaglie Julia ha ottenuto la sua vittoria. La Pacific Lumber Company ha accettato di non abbattere la sequoia e gli altri alberi secolari. Negli anni seguenti Luna è stata oggetto di un grave attacco vandalico, da cui però si è ripresa anche grazie all’intervento di numerosi attivisti che hanno costantemente presidiato il suo tronco. Oggi si tengono incontri e manifestazioni sotto la sua chioma diventata un simbolo di resistenza alla deforestazione selvaggia.
Dopo la discesa Julia è rimasta una convinta attivista per i diritti dell’ambiente. Si batte ancora per preservare gli ecosistemi, contro la povertà e per i diritti di tutti.
Insomma, la farfalla non ha smesso di volare. 


 





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