sabato 20 gennaio 2018

Aria toscana




Aveva, sotto sotto, poca voglia di arrivare; avrebbe preferito assai più cenare da sola in terrazza. Cenare là nelle sere di giugno, quando ancora era giorno, e dopo cena lasciarsi avvolgere a poco a poco dalla dolcezza notturna, era un piacere che le pareva non potesse stancarla mai. Le dava un senso delizioso di pace; ma non una pace vuota vagamente letargica, una pace, piuttosto, attiva e eccitante, in cui il suo cervello era ben desto e i sensi vivi e pronti. Forse era quell'aria toscana, leggera, con qualcosa che agiva su di te in modo che anche la sensazione fisica aveva un che di spirituale. Ti dava la stessa emozione della musica di Mozart, così melodiosa e gaia, col suo sostrato di malinconia, così appagante che ti sentivi come sciolto dal peso della carne. Per qualche istante felice eri mondato da ogni volgarità, e la confusione della vita si dissolveva in una grazia perfetta.

Somerset Maugham, In villa 






Nessun commento:

Posta un commento