Io
non lo volevo il cucciolo di cane. Volevo un cane adulto, e infatti
appena ho potuto ho preso una cagna di 8 anni.
Ma,
come spesso capita quando passi le tue giornate in un canile,
raramente decidi tu quali saranno i tuoi animali.
Greta
è arrivata da me a 3 mesi, e ha ormai un anno e una storia a tratti
incredibile. Era prevedibile che fosse un cane con un carattere
particolare, altrimenti non sarebbe sopravvissuta.
Ha
distrutto più lei della mia casa che generazioni di cuccioli di
gatti e cani di passaggio. È capace di esaurire 7 gatti e un cane,
tutti contemporaneamente, in 37 secondi. Da quando c’è lei io ho
un’appendice con la coda, e non posso accarezzare altri cani in sua
presenza se non voglio rischiare il mio timpano e la zampa mozzata
dell’altro cane. Il cane adulto ha capito in un mese come
funzionavano le cose, lei in 10 mesi continua ad ignorare in maniera
quasi ammirevole qualsiasi cosa io le dica. Capisce benissimo, ma in
questo è come un gatto, forse perché è cresciuta con loro, e
quindi decide lei se ascoltare o fare finta che io parli con
qualcun’altro. Non può usare le zampe di dietro come gli altri
cani, e me lo ricorda ogni volta che voglio farla camminare al
guinzaglio, guardandomi con la faccia da cane mezzo disabile, però è
capace di correre per 4 ore con un altro cane suo amico distruggendo
ogni cosa sul loro cammino, ed è capace anche, quando dice lei, di
salire sulla cucina per prendere ogni cosa ci sia appoggiata sopra, e
di arrivare al calendario appeso al muro ad un’altezza
inarrivabile, ma che per magia ho trovato in mille pezzi a terra. Usa
la bocca come un’impresa di demolizione.
Lei
non beve, ma aspira l’acqua rumorosamente e poi quello che resta
lo butta fuori dalla ciotola in seguito ad immersioni a mezzo busto,
di solito dopo che ha lanciato qualcosa nella ciotola che poi vuole
riprendere.
Se
io non ci sono non mangia i suoi croccantini o i giochi o i mille
snack che compro per lei, ma nell’attesa mangia i muri e i mobili.
Io
non volevo il cane cucciolo.
Ma
quando guardo Greta, oggi, vedo una cagna un po’ tonta e un po’
folle che non ha mai smesso di sorridere alla vita, nemmeno quando
era costretta a strisciare in un box per spostarsi, con le sue zampe
che non funzionavano. Una cagna che cerca di farti capire esattamente
quello che sta pensando, anche se pensa a troppe cose nello stesso
momento e quindi ti sembra di guardare un mimo confuso che non sa
cosa mimare prima.
Una
cagna che ama nel suo modo folle e che me lo dimostra in ogni
momento, perché gli animali amano senza riserve al contrario di noi
umani, e lei, anche se non ama tutti, quando lo fa ti guarda con
occhi che lasciano senza fiato.
È
un cane speciale, con la sua follia che è parte di lei, un cane che
non fa le cose per compiacerti ma ha bisogno di un motivo preciso per
starti a sentire, che è sempre pronta a farti capire le SUE ragioni,
ed è proprio per questo che la amo così tanto.
(Valeria)