Un
uomo che si ritrova in mano le carte sbagliate per la partita da
giocare. Assolutamente impreparato a ciò che sta per abbattersi su
di lui. Come avrebbe potuto sapere, con tutta la sua bontà così
accuratamente calibrata, che il prezzo di una vita obbediente era
tanto alto? Ci si rassegna all’obbedienza per abbassare
il prezzo. Una bella moglie. Una bella casa. Un’azienda
magistralmente gestita. Un padre difficile trattato abbastanza bene.
L’aveva realizzata per davvero, la sua versione del paradiso. Così
vivono gli uomini di successo. Sono buoni cittadini. Sono fortunati.
Sono riconoscenti. Dio sorride loro. Se ci sono problemi, si
adattano. E poi tutto cambia e diventa impossibile. Più nulla e
nessuno che sorrida loro. E allora chi riesce ad adattarsi? Ecco un
uomo che non è stato programmato per avere sfortuna, e ancora meno
per l’impossibile. Ma chi è pronto ad affrontare l’impossibile
che sta per verificarsi? Chi è pronto ad affrontare la tragedia e
l’incomprensibilità del dolore? Nessuno. La
tragedia dell’uomo impreparato alla tragedia: cioè la tragedia di
tutti.
Philip
Roth, Pastorale
americana
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