Non
c'era nulla al di sopra o al di sotto di lui, e io lo sapevo. Si era
liberato a calci della terra. Maledizione a quell’uomo! Aveva preso
a calci la terra stessa riducendola a pezzi. Era solo, e io davanti a
lui non sapevo se poggiavo sulla terra o volteggiavo nell'aria. (…)
L'anima! Se qualcuno ha mai lottato con un'anima, quel tale sono io.
E non stavo nemmeno discutendo con un pazzo. Mi crediate o no,
la sua mente era perfettamente lucida - concentrata su se stessa con
una terribile intensità, è vero, ma tuttavia lucida (…) Ma la sua
anima era pazza. Rimasta sola in quella terra desolata e selvaggia
aveva guardato dentro se stessa, e, per Dio! ve lo garantisco, era
impazzita.
Dovetti
- per scontare i miei peccati, suppongo, superare la prova e
guardarci dentro a mia volta. Nessuna eloquenza avrebbe potuto
inaridire a tal punto la propria fiducia nel genere umano come il suo
scoppio finale di sincerità. Egli lottava anche contro se stesso -
lo vidi, lo sentii. Vidi il mistero inconcepibile di un'anima che non
conosceva ritegno, né fede, né timore, e che tuttavia lottava
ciecamente con se stessa.
Conrad,
Heart of darkness
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