I
ricchi sono terrorizzati dalla loro miseria. Individui che non
avevano mai provato la fame, ora vedono gli occhi degli affamati.
Individui che non avevano mai provato desideri intensi per qualche
cosa, vedono ora l’ardente brama che divampa negli occhi dei
profughi. Ed ecco gli abitanti delle città e della pigra campagna
suburbana organizzarsi a difesa, dinanzi all’imperioso bisogno di
rassicurare sé stessi di essere loro i buoni e i cattivi gli
invasori, come è buona regola che l’uomo pensi e faccia prima
della lotta. Dicono: vedi come sono sudici, ignoranti, questi
maledetti Okies. Pervertiti, maniaci sessuali. Ladri tutti dal primo
all’ultimo. E’ gente che ruba per istinto, perché non ha il
senso della proprietà. Ed è giustificata, se vogliamo, quest’ultima
accusa; perché come potrebbe, chi nulla possiede, avere la coscienza
angosciosa del possesso? E dicono: vedi come son lerci, questi
maledetti Okies; ci appestano tutto il paese. Nelle nostre scuole non
ce li vogliamo, perdio. Sono degli stranieri. Ti piacerebbe veder tua
sorella parlare con uno di questi pezzenti?
Steinbeck, Furore
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