Con
la modernità, in cui non smettiamo di accumulare, di aggiungere, di
rilanciare, abbiamo disimparato che è la sottrazione a dare la
forza, che dall’assenza nasce la potenza. E per il fatto di non
essere più capaci di affrontare la padronanza simbolica
dell’assenza, oggi siamo immersi nell’illusione inversa, quella,
disincantata, della proliferazione degli schermi e delle immagini.
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