Il 1 settembre del 1914 moriva Martha, ultimo esemplare di colomba migratrice, una specie diventata simbolo delle estinzioni causate dall'uomo. Fu la caccia spietata a causarne l'estinzione. Martha era l'ultimo individuo della specie. Questi volatili formavano giganteschi stormi oggi addirittura difficili da immaginare. John James Audubon, il più noto ornitologo statunitense di tutti i tempi, descrisse uno stormo di piccioni che eclissò il sole per tre giorni lungo il fiume Ohio, nel Kentucky.
L’incredibile
rapidità con la quale è stata estinta una specie che era molto più
numerosa degli esseri umani, passata in 24 anni da miliardi di
individui ad uno e poi a nessuno, è senza precedenti.
Mentre
passava il tempo, anche con qualche nidificazione di successo, i
piccioni in cattività diminuivano, fino a quando ne rimasero solo
due, George e Martha. Il 10 luglio 1910, George morì, lasciando
Martha a rappresentare inconsapevolmente l’ultimo esemplare di una
specie che volava in stormi di miliardi. Nei 4 anni che la
separavano dalla morte Martha si ammalò: svolazzava e camminava a
malapena, ma era diventata l’attrazione dello zoo, con i visitatori
che le tiravano sassolini per costringerla a muoversi. Poi il
1 settembre di 100 anni fa Martha si è unita al destino della sua
specie, è stata congelata in un blocco di ghiaccio ed inviata alla
Smithsonian, dove è custodita ancora oggi.
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